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“Angiolo Bigazzi”: l’AIGA Gorizia esplora la realtà carceraria locale

Gorizia (Sabato, 19 aprile 2025) — L’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) di Gorizia ha fatto luce sulle condizioni del carcere locale “Angiolo Bigazzi”, nell’ambito di un’iniziativa nazionale volta a monitorare le realtà penitenziarie italiane. La delegazione, guidata dalla presidente Chiara Russo, dal segretario Marco Nicolai e dal tesoriere Roberto Accetta, ha incontrato la direttrice Caterina Leva, il Commissario Capo della Polizia Penitenziaria Guido Tipaldi e la dottoressa Margherita Venturoli, raccogliendo informazioni cruciali tramite un questionario specifico. Successivamente, è stato visitato il nuovo reparto per i detenuti in semilibertà, un’area recentemente rinnovata.

di Alessio Bianchi

La struttura carceraria goriziana, risalente all’epoca austro-ungarica e oggetto di recenti interventi di ristrutturazione nel 2020 e 2021, presenta una peculiarità unica in Italia insieme a Trieste: un collegamento architettonico diretto con il Palazzo di Giustizia. Un ulteriore investimento di 80mila euro ha portato al completo restyling del reparto semiliberi, conclusosi nel dicembre 2024. Già in fase di progettazione un nuovo ampliamento dell’ala detentiva, con un budget stimato di 140mila euro, che comprenderà anche interventi su cancelli, impianti e servizi igienici.

Attualmente, la casa circondariale ospita 80 detenuti, la maggior parte dei quali (59) con pene inferiori ai quattro anni. Un dato confortante emerso è il basso tasso di recidiva registrato nell’ultimo anno, anche in relazione alle misure alternative al carcere. Quattro detenuti lavorano all’esterno, di cui due in regime di semilibertà. La maggioranza della popolazione carceraria (68 persone) è costituita da soggetti condannati per reati ostativi, mentre 12 per reati comuni. Il carcere di Gorizia è designato per detenuti “protetti” ed è esclusivamente maschile.

L’attenzione al benessere dei detenuti si manifesta attraverso diverse iniziative. Sebbene non vi siano spazi dedicati all’affettività, vengono promossi percorsi di genitorialità per i padri detenuti con figli minori, con una stanza adibita agli incontri e alle celebrazioni familiari. La sala colloqui per gli avvocati è adeguatamente attrezzata e separata da quella per i familiari. La “vigilanza dinamica” è considerata soddisfacente, pur evidenziando la necessità di un efficiente sistema di videosorveglianza e di un aumento del personale.

La gestione post-sanzioni disciplinari non presenta particolari criticità, con interventi tempestivi che generalmente si rivelano efficaci. Tre detenuti con patologie psichiatriche conclamate ricevono assistenza, così come i quattro che seguono programmi di disintossicazione dal Sert. Non si registrano casi di detenuti in attesa di trasferimento in Rems. Tutti i detenuti esprimono il desiderio di lavorare all’interno del carcere, opportunità al momento riservata principalmente ai condannati, con l’intenzione di ampliare le possibilità tramite liste di rotazione mensile. L’offerta formativa è variegata, spaziando dall’alfabetizzazione ai corsi di lingua, giardinaggio, mosaico, cucina e biblioteca. Un elemento distintivo è il laboratorio giornalistico, che produce un giornale distribuito all’esterno nell’ambito del progetto culturale “Se io fossi Caino”.

Le condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria sono state oggetto di attenzione, con particolare riferimento alla carenza di personale e al conseguente ricorso allo straordinario. Si sono verificate alcune aggressioni al personale da parte di detenuti con problemi psichiatrici, poi trasferiti. Nell’ultimo anno si sono registrati episodi di autolesionismo non gravi. Gli spazi detentivi rispettano gli standard stabiliti dalla sentenza CEDU Torreggiani, con camere da due a otto posti letto dotate di servizi igienici privati. L’infermeria è attiva cinque giorni su sette, mentre per le emergenze notturne si ricorre alla guardia medica e al pronto soccorso ospedaliero. Il CSM interviene ogni quindici giorni per le problematiche psichiatriche. La struttura dispone anche di un ambulatorio odontoiatrico attrezzato. Oltre alle sale colloqui, sono presenti spazi comuni come aule didattiche, una sala polivalente, una biblioteca, un luogo di culto, una palestra e tre cortili.

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Last modified: Aprile 19, 2025
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