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Confcooperative Alpe Adria: a Gorizia il cuore pulsante della cooperazione guarda al futuro europeo

Gorizia (Lunedì, 7 aprile 2025) — L’Europa guarda al modello Gorizia: la cooperazione del Friuli-Venezia Giulia motore di crescita e innovazione. L’assemblea di Confcooperative Alpe Adria evidenzia il ruolo chiave del settore nell’economia regionale e le prospettive continentali.

di Alessio Bianchi

Si è svolta a Gorizia, crocevia di culture e strategie europee, l’assemblea annuale di Confcooperative Alpe Adria, un momento cruciale per analizzare il crescente impatto delle cooperative. Un comparto che nel Friuli-Venezia Giulia genera il 12% dell’economia privata e che si presenta come un modello vincente con ampie potenzialità di sviluppo a livello comunitario.

Il Friuli-Venezia Giulia si distingue per numeri significativi nel panorama cooperativo. Come ha precisato Paolo Tonassi, direttore di Confcooperative Alpe Adria, le 380 cooperative associate nei territori di Udine, Trieste e Gorizia contano circa 73.000 soci e danno lavoro a oltre 12.000 persone, con una massa salariale che ammonta a 363 milioni di euro. La vitalità del settore è confermata da una crescita dei ricavi del 44% negli ultimi cinque anni, attestandosi a 701 milioni di euro.

Durante l’assemblea, Gianluca Salvatori, direttore di Euricse, ha posto l’accento sulla rilevanza del sistema cooperativo italiano in Europa, sia per numero di realtà che per qualità e capacità di innovazione. A livello nazionale, l’economia sociale coinvolge oltre 1.500.000 individui e 398.000 organizzazioni, producendo circa l’8% dell’occupazione privata e un valore aggiunto paragonabile a settori simbolo del Made in Italy.

La presidente di Confcooperative Alpe Adria, Serena Mizzan, ha sottolineato il significato strategico della scelta di Gorizia come sede dell’assemblea, un segnale della volontà di integrare le cooperative in una visione transfrontaliera ed europea. Il confronto si è arricchito grazie agli interventi di Petra Peternel, presidente del Caap di Maribor, e Borut Florjančič, presidente dell’Unione delle cooperative agricole slovene, consolidando un proficuo dialogo a livello internazionale. Le conclusioni sono state affidate a Giuseppe Guerini, presidente della Confederazione europea delle cooperative industriali e di servizi, il quale ha ribadito l’importanza di rafforzare la collaborazione europea per valorizzare appieno il contributo delle cooperative a un futuro più inclusivo e sostenibile.

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Last modified: Aprile 7, 2025
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