Gorizia (Venerdì, 9 maggio 2025) — Il Prefetto di Gorizia convoca il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione per affrontare le fragilità dei cittadini stranieri. L’obiettivo è definire un piano d’intervento territoriale e accedere ai fondi europei FAMI.
di Alessio Bianchi
Focus sulle vulnerabilità dei migranti: il Prefetto Ester Fedullo ha riunito oggi il Consiglio Territoriale per l’Immigrazione. L’incontro ha visto la partecipazione degli assessori ai Servizi Sociali di Gorizia e Gradisca d’Isonzo, del dirigente dell’Ufficio Immigrazione della Questura, del presidente della Croce Rossa locale e dei rappresentanti dell’ASUGI. Al centro del dibattito, l’urgente necessità di coordinare le risorse per identificare e assistere i cittadini stranieri con particolari fragilità presenti sul territorio provinciale, sia all’interno che all’esterno del sistema di accoglienza.
La discussione ha posto l’accento sulle diverse forme di vulnerabilità, come minori non accompagnati, donne incinte, nuclei monogenitoriali, vittime di tratta, persone con disabilità o problemi di salute, anziani e persone con disturbi mentali o che hanno subito violenza. L’articolo 17 del d.lgs. 142/2015 definisce chiaramente queste categorie, evidenziando l’importanza di un approccio mirato e sensibile alle loro esigenze specifiche.
L’obiettivo primario della riunione è la stesura di un Piano di Intervento Territoriale. Questo strumento di pianificazione strategica servirà a delineare le migliori strategie per la gestione del fenomeno migratorio a livello provinciale e rappresenterà un requisito fondamentale per accedere ai finanziamenti del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) dell’Unione Europea. Il Consiglio Territoriale ha rappresentato un’utile occasione per monitorare le diverse necessità rilevate sul campo dagli operatori e per favorire la condivisione di informazioni e buone pratiche tra le istituzioni coinvolte.
Questa iniziativa si affianca ai Tavoli Tecnici sulle vulnerabilità già attivati dalla Prefettura, in linea con le direttive del Ministero dell’Interno e del nuovo Patto Europeo per la Migrazione e l’Asilo. Al termine dell’incontro, il Prefetto Fedullo ha ribadito l’importanza di costruire un modello d’intervento che tenga realmente conto delle fragilità della popolazione straniera e che si basi su una solida rete territoriale e sulla collaborazione sinergica tra tutti gli attori coinvolti.
Last modified: Maggio 9, 2025