GRADISCA D’ISONZO (Giovedì, 20 febbraio 2025) – Proseguono le ricerche dell’arma con cui A.B., ventinovenne di Poggio Terza Armata, ha ferito tre persone all’esterno del Caffè Teatro di Gradisca d’Isonzo nella serata di domenica. Nel frattempo, è atteso per domani l’interrogatorio e la successiva convalida dell’arresto per il giovane.
di Marco Chirico
A.B. è assistito dagli avvocati Laura Luzzatto Guerrini Premier e Luisa Sottosanti, che al momento non hanno rilasciato dichiarazioni. Il ragazzo, ancora sotto shock, non avrebbe ancora fornito una ricostruzione dettagliata dell’accaduto.
Sulla vicenda è intervenuto il Consorzio Italiano di Solidarietà – Ufficio Rifugiati, che in una nota ha sottolineato la necessità di una riflessione politica sull’episodio. «Il grave episodio di violenza impone una riflessione, soprattutto alla politica locale, troppo spesso incline a semplificazioni pericolose e strumentali», si legge nel comunicato.
Il Consorzio ha inoltre evidenziato come, essendo coinvolti solo cittadini italiani, il caso non abbia generato le consuete reazioni legate a questioni di sicurezza e immigrazione. «Nessuno parlerà di “cultura del coltello” né verrà chiesta l’istituzione di zone rosse per il centro storico», prosegue la nota, evidenziando il rischio che l’episodio venga rapidamente dimenticato.
Secondo il Consorzio, questa vicenda mette in luce problemi più ampi come il disagio giovanile, la diffusione di messaggi culturali violenti e l’assenza di strategie per contrastare una cultura del possesso e della sopraffazione. «Sono queste le vere emergenze, sistematicamente escluse dall’agenda politica, che invece dovrebbero essere al centro dell’azione di governo dei territori», conclude il comunicato.
Last modified: Febbraio 20, 2025