Monfalcone (lunedì, 6 ottobre, 2025) — Si è svolta questa mattina, presso la scalinata del Porticciolo Nazario Sauro intitolata a Norma Cossetto, la cerimonia commemorativa in onore della giovane vittima delle foibe, diventata simbolo delle tragedie vissute dalle comunità italiane dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia nel secondo dopoguerra. L’iniziativa, dal titolo Una rosa per Norma Cossetto, ha visto la partecipazione di autorità civili e militari, associazioni combattentistiche e numerosi cittadini.
di Martina Santucci
La cerimonia si è aperta con l’entrata del Gonfalone, l’alzabandiera e l’esecuzione dell’Inno di Mameli. A seguire, è stato deposto un mazzo di rose in omaggio a Norma Cossetto, come segno di riconoscenza e memoria da parte dell’Amministrazione comunale. La commemorazione è stata accompagnata dalla preghiera impartita da Don Flavio Zanetti.
“Onoriamo oggi la memoria di una giovane patriota italiana – ha dichiarato l’Assessore Giuliana Garimberti – la cui vicenda è parte di una pagina tragica a lungo dimenticata. Norma Cossetto fu vittima di violenze inaudite, simbolo delle sofferenze subite da migliaia di italiani al confine orientale, colpiti dal progetto politico di annessione della Venezia Giulia da parte della Jugoslavia comunista di Tito.”
Durante l’evento, diversi interventi hanno sottolineato la necessità di continuare a mantenere viva la memoria. “Una storia dimenticata per anni – ha ricordato l’Assessore regionale Callari – e che oggi più che mai dobbiamo tramandare.” Forte e toccante anche il messaggio della Senatrice Tubetti: “Norma fu torturata, stuprata e gettata viva in una foiba. Oggi è ricordata in oltre 400 città: è il segno che il Paese ha deciso di non voltarsi più dall’altra parte.”
Un momento particolarmente significativo è stato l’annuncio di un gesto simbolico destinato all’Europa: “Porterò un mazzo di rose a Strasburgo – è stato detto – affinché anche il Parlamento europeo si faccia carico di una memoria che è parte integrante della storia del continente.”
La cerimonia si è chiusa in un clima di raccoglimento e partecipazione, ribadendo il valore della memoria come strumento di verità e riconciliazione.
Last modified: Ottobre 6, 2025
