GORIZIA (Venerdì, 15 marzo 2025) – A pochi giorni dall’inizio della Capitale Europea della Cultura 2025, centinaia di cittadini si sono radunati davanti al municipio di Gorizia per manifestare contro alcune scelte simboliche della città. In particolare, i manifestanti chiedono tre azioni concrete: la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, l’istituzionalizzazione della Festa della Liberazione il 25 aprile e l’interruzione dell’accoglienza ufficiale ai rappresentanti della Decima Mas da parte dell’Amministrazione comunale.
di Marco Chirico
A dare ulteriore peso alla protesta si è aggiunto anche Stojan Pelko, responsabile del programma della Capitale Europea della Cultura 2025, che ha dichiarato di sostenere le richieste dei cittadini “in qualità di rappresentante morale della città transfrontaliera”.
La mobilitazione non si è fermata alla manifestazione iniziale: grazie alle 890 firme raccolte in pochi giorni, gli organizzatori hanno deciso di continuare a riunirsi regolarmente per tutto il 2025, stabilendo incontri mensili nel primo o nel secondo sabato del mese. Le prime date già confermate sono sabato 12 aprile e sabato 17 maggio.
Durante questi incontri verrà riletto il comunicato bilingue e i partecipanti potranno intervenire per esprimere le proprie opinioni e avanzare proposte. Inoltre, sarà possibile continuare a firmare per chi desidera rinunciare simbolicamente alla cittadinanza goriziana o semplicemente sostenere la causa. Tra i firmatari figurano già Senatori, Deputati, Consiglieri Regionali e Sindaci della regione.
Alla fine di ogni mese, le nuove sottoscrizioni verranno inviate al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Gli organizzatori sottolineano che il loro obiettivo è promuovere la Cultura come strumento essenziale per combattere ogni forma di violenza, xenofobia e razzismo. Il loro messaggio è chiaro: dove c’è Cultura, non c’è fascismo.
Last modified: Marzo 13, 2025
