Gorizia (lunedì, 13 ottobre, 2025) — La 75esima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, patrocinata dalla Rai, ha acceso i riflettori su un problema ancora molto presente e in crescita nel Friuli Venezia Giulia. Nonostante gli sforzi, gli incidenti mortali e le malattie professionali continuano a salire nella regione, segnalando come la sicurezza sul lavoro resti una priorità imprescindibile da affrontare.
di Martina Santucci
“Ogni 30 secondi nel mondo tre persone perdono la vita a causa di incidenti o malattie legate al lavoro. In Italia, ogni giorno si registrano circa tre morti sul posto di lavoro, uno ogni otto ore, un sacrificio che coinvolge ogni settore, dalle fabbriche ai cantieri”, ha spiegato Fernando Della Ricca, esprimendo preoccupazione per la situazione locale. Secondo Della Ricca, l’aumento degli infortuni e delle malattie professionali è in parte dovuto all’allungamento dei tempi lavorativi e alla difficoltà di alcune occupazioni particolarmente gravose e pericolose.
Nonostante gli importanti passi fatti sul territorio, secondo l’Anmil, l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, molto resta ancora da fare. È fondamentale, sottolineano i rappresentanti dell’associazione, partecipare attivamente a ogni tavolo istituzionale che tratti di sicurezza sul lavoro, per garantire che la voce di chi ha vissuto direttamente il dramma degli incidenti e delle malattie professionali venga ascoltata e che si possa invertire questa tendenza negativa con una strategia di prevenzione lungimirante e concreta.
Paolo Trevisan, presidente dell’Anmil di Gorizia, si è mostrato in linea con queste considerazioni, ribadendo l’importanza di un impegno costante e collettivo per tutelare la salute e la vita dei lavoratori. La sicurezza sul lavoro non può essere considerata un optional, ma un diritto fondamentale da difendere ogni giorno.
Last modified: Ottobre 13, 2025
