Gorizia (venerdì, 17 ottobre, 2025) — Un confine che si srotola, si attraversa e si trasforma in spazio condiviso: è il cuore simbolico e concreto di “Srotolare il confine”, la mostra-evento che verrà inaugurata a Gorizia, frutto del progetto Migrart ideato dal collettivo Menti Libere, che celebra i suoi dieci anni proprio nella Capitale Europea della Cultura 2025.
di Martina Santucci
L’inaugurazione si svolgerà venerdì 17 alle 18 in viale D’Annunzio 3, dove per la prima volta saranno presentati insieme i nove rotoli storici del collettivo: quasi 300 metri di carta, disegni, testimonianze e storie raccolte dal 2015 ad oggi lungo le rotte migratorie di Mali, Senegal, Uganda, Bosnia e nei Balcani. Accanto a queste opere, anche i lavori di quattro artisti internazionali – Matteo Bompasso, Michele Cattani, Spartak Khachanov e Raffaele Saviano – che accompagneranno o ispireranno il percorso creativo e umano del progetto.
Concluso il momento espositivo, il pubblico prenderà parte a un cammino partecipato verso la Carinarnica, l’ex dogana oggi presidio culturale sul confine tra Italia e Slovenia, che ospiterà la seconda sede della mostra. Un gesto carico di significato: attraversare fisicamente il confine a piedi, trasformandolo da barriera a luogo d’incontro.
«Con questa inaugurazione vogliamo ribadire che i confini possono essere cantieri culturali aperti, non muri», ha dichiarato un portavoce di Menti Libere. Il cammino da Gorizia a Nova Gorica è diventato così espressione viva dello spirito di Migrart, progetto che unisce arte partecipativa, attivismo e antropologia per raccontare le migrazioni contemporanee.
La serata concluderà con un momento conviviale aperto a tutti i partecipanti, occasione per celebrare una storia lunga dieci anni e guardare al futuro: già previsto per novembre un nuovo viaggio nei Balcani. La mostra resterà visitabile fino al 25 ottobre, ogni giorno dalle 17 alle 19, in entrambe le sedi espositive.
Last modified: Ottobre 12, 2025
