Monfalcone (Giovedì, 6 giugno 2025) — Il cammino verso la riapertura delle Terme Romane di Monfalcone sta giungendo al termine. Le recenti analisi batteriologiche condotte da ARPA FVG sulle acque dell’impianto hanno dato esito negativo, eliminando ogni preoccupazione e spianando la strada per la fase finale dell’iter autorizzativo con ASUGI.
di Alessio Bianchi
Questo risultato cruciale arriva dopo un importante intervento di riqualificazione, resosi necessario a causa dell’obsolescenza delle tubazioni interne, corrose dall’acidità delle acque termali. Un finanziamento di 1 milione di euro dalla Regione Friuli Venezia Giulia ha permesso di rinnovare completamente l’impianto, garantendo la sicurezza e la funzionalità dei servizi. Il Comune di Monfalcone ha completato i lavori a febbraio, riconsegnando l’edificio al gestore TermeFVG, che ora è chiamato ad ottenere celermente l’autorizzazione sanitaria.
Il sindaco Luca Fasan ha sottolineato l’importanza di restituire alla città un impianto moderno e sicuro. “Il progetto di riqualificazione del termalismo si inserisce in una visione più ampia, che vede Monfalcone protagonista nel campo del benessere e della salute,” ha dichiarato Fasan, evidenziando il potenziale turistico delle Terme per attrarre nuovi visitatori e valorizzare il territorio.
Anche l’europarlamentare Anna Maria Cisint, ex sindaco di Monfalcone e iniziatrice del progetto di riqualificazione, ha espresso la sua soddisfazione. “Le Terme di Monfalcone rappresentano un servizio fondamentale per la salute, non solo per i cittadini monfalconesi ma anche per le tante persone che arrivano qui dai paesi limitrofi per curarsi,” ha affermato Cisint, sottolineando il ruolo decisivo della Regione nel credere e finanziare il rilancio del termalismo monfalconese. Oltre al milione di euro per l’impianto, sono stati destinati ulteriori 6,55 milioni per il wellness e 4,059 milioni di fondi PNRR per la bonifica del sito adiacente, investimenti che Cisint definisce “strategici per la salute, il benessere e lo sviluppo del territorio.”
Il progetto di riqualificazione ha interessato in modo profondo l’intera struttura termale: dal rinnovo delle dorsali interne di adduzione dell’acqua, sia da acquedotto che da pozzo, all’eliminazione dei rami morti e al rifacimento delle diramazioni agli apparecchi sanitari. Sono state sostituite tutte le apparecchiature medicali termali, inclusi inalatori, vasche e piscine. I sistemi di disinfezione, la rubinetteria, i sanitari, la caldaia e l’unità di trattamento dell’aria sono stati completamente rinnovati, e gli interventi edili hanno ripristinato le finiture interne.
© Immagine di proprietà di Terme Romane di Monfalcone
Last modified: Giugno 6, 2025