Friuli Venezia Giulia (giovedì, 9 ottobre, 2025) — Dal 3 al 12 ottobre 2025, il rifugio antiaereo di Kleine Berlin, nel cuore di Trieste, riaprirà al pubblico con una suggestiva installazione sonora e luminosa firmata dalle artiste Ana Shametaj e Giuditta Vendrame. “ZONA | Border Lines” rappresenta uno degli eventi di terra della Barcolana e fa parte del programma Go25!&Friends.
di Martina Santucci
Il progetto, presentato ufficialmente il 2 ottobre, trasformerà cinquecento metri di gallerie sotterranee in uno spazio espositivo immersivo che fonde suono e luce per raccontare storie di confini, migrazioni e memoria storica. Il bunker, costruito nel 1943 come rifugio antiaereo, diventa così teatro di un’esperienza artistica unica, capace di dialogare con il passato e il presente del territorio di confine tra Italia e Slovenia.
La mostra si articola in due sezioni principali: “Sot Glas”, nella galleria italiana, e “River Chants”, nella galleria che conduce al tribunale. “Sot Glas” – dal friulano “sot” (sotto) e dallo sloveno “glas” (voce) – è un viaggio introspettivo che indaga la memoria orale e femminile attraverso canti multilingue legati a migrazioni, guerre, ninnenanne e filastrocche. “River Chants” affronta invece temi contemporanei come la crisi climatica e le migrazioni, mettendo in dialogo canti popolari legati all’acqua e ai fiumi con un’installazione sonora che include un cannone acustico che, sovvertendone la funzione bellica, riproduce le voci di donne delle comunità pashtun di Trieste e bengalese di Monfalcone.
L’installazione è visitabile con prenotazione consigliata tramite eventbrite.it, con orari differenziati per ogni giornata. L’accesso richiede scarpe chiuse antiscivolo e abbigliamento adeguato, dato che la temperatura interna si mantiene intorno ai 15 gradi con elevata umidità. L’ingresso è sconsigliato a persone con disabilità motoria grave.
“ZONA | Border Lines” è una produzione di Kokoschka Revival, realizzata con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e del Creative Industries Fund NL, in collaborazione con il Comune di Trieste e numerosi partner culturali internazionali.
Questa iniziativa artistica non solo celebra la riapertura di uno dei luoghi più suggestivi e meno conosciuti della città, ma invita anche a riflettere su temi urgenti come la memoria della guerra, le migrazioni e i confini culturali, attraverso un’esperienza immersiva che coinvolge tutti i sensi.
Last modified: Ottobre 9, 2025

