GORIZIA (Giovedì, 20 febbraio 2025) – Ancora un atto vandalico nel cuore di Gorizia. Questa volta, a farne le spese è stato l’elefante rosso della Cracking Art, una delle installazioni artistiche che animano la città nell’ambito delle celebrazioni per la Capitale europea della cultura. La scultura, posizionata in via Garibaldi, all’ingresso del teatro Verdi, è stata deturpata con un segno tracciato da un pennarello bianco. Il significato della scritta rimane ignoto, ma il gesto ha suscitato immediato sdegno tra i cittadini.
di Marco Chirico
Le reazioni non si sono fatte attendere: «Che senso ha?», «Perché rovinare un’opera che porta colore alla città?». L’amarezza è palpabile tra i goriziani, che si interrogano sull’utilità di atti di questo genere. Alcuni passanti hanno segnalato l’accaduto a una pattuglia della Polizia di Stato, presente nelle vicinanze. L’area è sorvegliata da telecamere di sicurezza pubbliche e private, che potrebbero rivelarsi fondamentali per individuare il responsabile.
Questo episodio non è un caso isolato: è il terzo atto vandalico registrato in pochi giorni. Solo ieri, alcune transenne sono state gettate nell’Isonzo dalla passerella che collega Piedimonte a Straccus. Pochi giorni prima, il parco della Valletta del Corno, ancora in attesa di inaugurazione, è stato preso di mira con scritte sui muretti e panchine, oltre all’abbandono di rifiuti.
L’ondata di vandalismo ha acceso il dibattito cittadino e sollevato interrogativi sulla sicurezza e sul rispetto degli spazi pubblici. “Sono atti senza senso”, commentano i residenti, chiedendo misure più efficaci per prevenire ulteriori episodi simili.
Last modified: Febbraio 20, 2025