Monfalcone (Mercoledì, 2 aprile 2025) — Monfalcone, il Consiglio di Stato mette la parola fine alla battaglia sui luoghi di culto islamici: il Comune ha vinto. A quattro giorni dalla conclusione del Ramadan, il Consiglio di Stato ribalta le precedenti decisioni del Tar, dando ragione all’amministrazione comunale.
di Alessio Bianchi
Si conclude così, con una vittoria su tutta la linea per il Comune di Monfalcone, la lunga e complessa vicenda giudiziaria relativa agli edifici utilizzati da associazioni islamiche per attività di preghiera. Il Consiglio di Stato ha accolto integralmente i ricorsi presentati dall’amministrazione comunale, annullando le sentenze del Tribunale amministrativo regionale che avevano temporaneamente riaperto i centri. La motivazione del massimo organo della giustizia amministrativa è chiara: si è trattato di una «malintesa libertà di culto».
L’avvocato Teresa Billiani, legale del Comune, ha espresso grande soddisfazione per l’esito del giudizio, sottolineando come il Consiglio di Stato abbia riconosciuto la piena legittimità dell’operato dell’amministrazione. Non solo gli appelli del Comune sono stati accolti, ma i ricorsi presentati dai due centri islamici sono stati respinti in toto, confermando la validità e l’efficacia delle ordinanze comunali che imponevano il ritorno alla destinazione d’uso originaria degli immobili. Secondo il Consiglio di Stato, l’attività di preghiera svolta contravveniva alle norme urbanistiche, determinando un “incremento del carico urbanistico” non consentito.
La sconfitta per le associazioni islamiche si concretizza anche nella condanna alla restituzione al Comune delle spese legali sostenute per i tre ricorsi.
Last modified: Aprile 2, 2025
