Scritto da 12:33 pm Gorizia, Attualità, Top News

Gorizia firma il Manifesto della Pace e nasce il Laboratorio Interreligioso per il Dialogo

Gorizia — “Trasformare la memoria del confine in seme di futuro”: è con queste parole che si può riassumere lo spirito del Manifesto di Gorizia Città della Pace, sottoscritto in chiusura del Festival del dialogo interreligioso Terre di pace. La firma, avvenuta all’Auditorium di via Roma, ha riunito attorno a un tavolo i rappresentanti di cinque diverse fedi religiose, sancendo la nascita del Laboratorio interreligioso permanente per il dialogo e la convivenza.

di Martina Santucci

Il documento, redatto in italiano, sloveno, inglese, tedesco e friulano, è stato firmato da monsignor Flavio Pace per la Chiesa cattolica, Alvise Riccato per l’associazione islamica Al Houda, il rabbino Ariel Haddad per la Comunità ebraica di Trieste, la pastora Dorothea Müller per la Chiesa metodista e Anne Maria Haddad Tschabold per l’Istituto buddista italiano Soka Gakkai. Un gesto simbolico e concreto, volto a costruire uno spazio “aperto e inclusivo” in cui il dialogo interreligioso diventi pratica quotidiana e strumento per superare le contrapposizioni sociali.

L’iniziativa ha rappresentato il culmine di cinque giornate di incontri, dibattiti e spettacoli che hanno animato la città, tra cerimonie simboliche come la messa a dimora dell’Ulivo della pace e momenti di confronto sui temi della sostenibilità, della parità di genere e della politica internazionale. Applauditi gli eventi artistici, tra cui la cerimonia dei Dervisci rotanti, i concerti del Gen Rosso e del coro della Chiesa metodista coreana di Roma, e le rappresentazioni teatrali Love’s Kamikaze e Nathan il saggio.

«Il Manifesto è un risultato straordinario – ha commentato il sindaco Rodolfo Ziberna – perché afferma che la pace non nasce dai trattati ma dalle relazioni e dal rispetto delle differenze». L’assessore Patrizia Artico, responsabile per GO! 2025, ha definito il festival «partecipato e popolare, espressione di una città che sa essere ponte tra popoli e culture».

Particolarmente toccante la proiezione in anteprima del video Imagine all the people, realizzato dagli studenti del Polo Liceale di Gorizia: un messaggio di unità e speranza che chiude idealmente un evento destinato a lasciare un segno nel cammino di Gorizia verso la sua identità di Capitale europea della cultura 2025.

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Last modified: Novembre 3, 2025
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