GRADO (lunedì 17 giugno 2024) – Dopo l’appello del parroco, il comitato per la tutela dell‘Istituto Marco Polo di Grado scrive al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Sappiamo che siamo nel giusto, le leggi sono dalla nostra parte”, si legge nella nota divulgata dai promotori dell’iniziativa.
di Laura Andriuzzi
L’assorbimento risponderebbe al piano di ridimensionamento della rete scolastica, attraverso cui gli enti locali propongono annualmente la fusione e la soppressione di scuole per aver istituzioni scolastiche con una popolazione definita ottimale.
“La fusione dell’Istituto Marco Polo di Grado, con la soppressione dei suoi attuali organi collegiali, viene definito ottimale, ma per noi questo è inaudito ed incongruente. L’abbiamo saputo solo in prossimità del Natale tuttavia era già stato deciso nel mese di luglio 2023. Il Commissario straordinario Augusto Viola, il giorno successivo al il suo insediamento, in ottobre, ha subito inviato la richiesta di proroga per un anno che non è stata accettata, mentre per Lignano l’eccezione è stata concessa: forse perché è una località turistica? Il Comitato chiede che venga congelato l’organico docenti e che il nuovo Istituto si chiami “Polo-Alighieri”, con la sede della dirigenza, del Consiglio d’Istituto e del Collegio docenti in via Marchesini 34″, prosegue il comitato.
Nel definire il ridimensionamento, inoltre, non sono state salvaguardate le specificità delle istituzioni scolastiche situate in piccole isole e in aree geografiche caratterizzate da specificità linguistiche. Infatti, Grado e San Canzian distano 22 km, inoltre i territori appaiono diversi per identità, storia, lingua parlata e tessuto sociale.
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