Monfalcone (domenica, 20 luglio 2025) — La Procura di Trieste ha iscritto nel registro degli indagati Antonio Gurrieri, commissario straordinario del sistema portuale di Trieste e Monfalcone, con l’accusa di riciclaggio. L’indagine si concentra su presunte consulenze e attività di formazione svolte per società asiatiche da Mmg, un’azienda austriaca fondata dallo stesso Gurrieri.
di Alessio Bianchi
La notizia, diffusa dal quotidiano “Il Piccolo“, ha scosso l’ambiente portuale goriziano e triestino. La Guardia di Finanza ha già perquisito l’abitazione e l’ufficio di Gurrieri, nominato dal ministro Matteo Salvini meno di un mese fa.
Al centro dell’inchiesta ci sono transazioni finanziarie del 2022, per centinaia di migliaia di euro, che la Guardia di Finanza ha ritenuto prive di causale. Queste irregolarità sono emerse dall’esame della posta elettronica di Gurrieri durante una verifica fiscale presso la Società Alpe Adria, di cui è amministratore delegato. Gurrieri ha già fornito dichiarazioni spontanee ai magistrati, e il suo avvocato, Alessandro Diddi, ha presentato opposizione alla perquisizione. L’udienza al Tribunale del Riesame di Trieste è fissata per martedì prossimo, stesso giorno in cui la sua nomina a Presidente del Porto sarà discussa in Senato.
In una nota stampa, Gurrieri ha ribadito la sua innocenza e la fiducia nella giustizia, affermando di essere “certo di poter dimostrare di aver agito nella legalità, in piena trasparenza”. Ha inoltre specificato che l’indagine riguarda “questioni private” e non le sue funzioni attuali o passate al Porto o in Alpe Adria, manifestando piena disponibilità a collaborare con le autorità. La vicenda si preannuncia complessa e potrebbe avere significative ripercussioni sulla governance del polo portuale regionale.
Last modified: Luglio 20, 2025

