Italia (Venerdì, 23 maggio 2025) — A 33 anni dalla strage di Capaci, l’Italia ricorda il sacrificio di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta, vittime della ferocia mafiosa. Il 23 maggio 1992 segnò una delle pagine più buie della nostra storia, ma anche l’inizio di una riscossa civile e istituzionale contro la criminalità organizzata.
di Alessio Bianchi
La deflagrazione che quel giorno squarciò l’autostrada A29 all’altezza di Capaci, in provincia di Palermo, portò via le vite del giudice Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e dei tre agenti della scorta: Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. Un attacco brutale, firmato da Cosa Nostra, che solo poche settimane dopo si sarebbe ripetuto in via D’Amelio, spezzando anche la vita di Paolo Borsellino e della sua scorta.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione di questo triste anniversario, ha sottolineato come quelle tragedie abbiano generato una profonda riscossa della società e delle istituzioni. “Il primo pensiero, commosso oggi come allora, va a chi perse la vita”, ha dichiarato Mattarella, unendo nel ricordo le vittime di Capaci e di via D’Amelio. L’azione stragista, ha ribadito il Capo dello Stato, “svelò la minaccia alla libertà di ogni cittadino”, intensificando il contrasto alla mafia fino a scardinarne le posizioni di comando. Il monito di Falcone, che ripeteva come “la mafia, come ogni fatto umano, ha avuto un inizio ed avrà anche una fine”, risuona oggi più che mai, sollecitando un impegno costante e un’azione educativa che coinvolga tutti i livelli della società.
La Giornata della Legalità, che ricorre proprio il 23 maggio, è un’occasione per tenere alta la vigilanza e coinvolgere le nuove generazioni nella costruzione di un futuro libero da costrizioni criminali. Anche il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ribadito su X l’impegno del Governo: “Il loro esempio e il loro ricordo continuano a guidare la nostra azione. Anche in loro nome, il Governo è e sarà sempre in prima linea nella lotta contro ogni forma di criminalità. Senza tregua, senza compromessi. Non dimentichiamo”. La lotta alla mafia, sebbene abbia inferto colpi pesantissimi, richiede continuità, attenzione alle sue trasformazioni e ai nuovi legami con attività economiche e finanziarie, per non lasciare spazio all’indifferenza.
Last modified: Maggio 23, 2025