Gorizia (sabato, 18 ottobre, 2025) — Ha attraversato l’Italia per raggiungere il suo nuovo terreno, a pochi passi dal confine, dove sarà piantato come segno tangibile di speranza, unità e dialogo. È l’Ulivo della Pace, giunto ieri nel piazzale di Casa Rossa a Gorizia, dove resterà temporaneamente collocato in un’aiuola in attesa della piantumazione definitiva, prevista per il 29 ottobre, in occasione della cerimonia di apertura del primo Festival Interreligioso promosso all’interno di Go! 2025.
di Martina Santucci
L’albero, un esemplare di quarant’anni ricco di frutti verdi, rappresenta simbolicamente la pace costruita giorno dopo giorno attraverso il confronto tra culture e religioni. A piantarlo saranno i rappresentanti di cinque diverse fedi: cristiano-cattolica, musulmana, ebraica, buddista e cristiano-metodista, in un gesto fortemente simbolico che sottolinea il senso profondo dell’iniziativa.
Sostenuto da Enel, nell’ambito delle attività dedicate allo sviluppo sociale e alla sensibilizzazione ambientale, l’Ulivo della Pace rievoca il cammino compiuto da due comunità – quella goriziana e quella slovena – che hanno saputo trasformare un confine, un tempo teatro di conflitti, in un laboratorio di dialogo e convivenza. Un esempio che l’Europa ha riconosciuto, assegnando a Nova Gorica e Gorizia il titolo di Capitale europea della cultura per il 2025.
Il Festival Interreligioso, che ufficialmente prenderà il via il 29 ottobre con un incontro inaugurale tenuto dallo scrittore Paolo Mieli in auditorium, nasce grazie alla collaborazione tra le organizzazioni religiose del territorio, coordinate dal Comune. Il programma si presenta articolato e ricco di eventi capaci di coinvolgere pubblici diversi, con spettacoli, forum, concerti e mostre.
In realtà, le iniziative inizieranno già il 23 ottobre con l’apertura della mostra “L’eredità della vita. Il clima è una scelta, salviamo il futuro”. Nei giorni successivi, il festival proporrà appuntamenti di grande impatto culturale ed emotivo come lo spettacolo Love’s Kamikaze, la Cerimonia dei dervisci rotanti, il concerto per la pace con i Gen Rosso, e diversi forum in cui religione e ambiente si intrecciano in un dialogo aperto e costruttivo.
Un evento che guarda al futuro, partendo da radici profonde, come quelle dell’Ulivo che ora cresce nel cuore di Gorizia.
Last modified: Ottobre 18, 2025

