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Gorizia: l’appello per l’istituzione della prima Agenzia Europea della Fratellanza

Gorizia (Lunedì, 28 aprile 2025) — Un appello vibrante si leva dal cuore di Gorizia, città simbolo di una ritrovata unità europea dopo le ferite del passato. Forte della sua storia di crocevia di culture e oggi Capitale Europea della Cultura 2025 insieme a Nova Gorica, la città isontina chiede all’Unione Europea di istituire proprio qui la prima Agenzia Europea della Fratellanza, un presidio permanente per promuovere la pace di fronte alle crescenti tensioni globali.

di Alessio Bianchi

Un luogo emblematico per un’iniziativa ambiziosa, sostenuta con forza dall’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei (ICM). Come sottolinea il vicepresidente Nicolò Fornasir, la vocazione alla convivenza è inscritta nel DNA di questo territorio, dove le civiltà latina, tedesca e slava si sono incontrate e fuse. Un esempio concreto di questa capacità di superare le divisioni risale a sessant’anni fa, quando i sindaci di Gorizia e Nova Gorica, Michele Martina e Jožko Štrukelj, sfidarono la Cortina di Ferro incontrandosi clandestinamente per gettare le basi di una collaborazione transfrontaliera. Un gesto audace che anticipava il sogno di un’Europa unita, in un’epoca segnata da profonde divisioni ideologiche.

Proprio su questo terreno fertile di storia e di volontà di dialogo nacque l’ICM, con l’obiettivo di abbattere muri e promuovere la fratellanza tra i popoli attraverso la cultura, a partire dalla poesia. L’adesione di poeti provenienti da paesi divisi dal blocco comunista testimoniò la volontà di creare spazi di dialogo al di là delle ideologie. Giuseppe Ungaretti, con la sua presenza carica di significato in un incontro mitteleuropeo, riconobbe in Gorizia un luogo di sofferenza condivisa e, per questo, potenzialmente fertile per una nuova umanità.

La storia di Gorizia, tuttavia, va oltre le ferite del Novecento. Già nel Rinascimento, la sua naturale predisposizione al parlare molte lingue e all’interculturalità la rendeva un centro di eccellenza per la diplomazia europea. Un patrimonio di apertura e comprensione che oggi viene riproposto come modello per un’Europa alle prese con nuove tensioni. Lo storico Fulvio Salimbeni, già nel 2022, aveva sottolineato l’importanza di riscoprire lo “spirito di Gorizia” in occasione di GO! 2025, auspicando la creazione di un’Agenzia Europea della Fratellanza proprio in un luogo dove la convivenza e il rispetto delle diverse memorie hanno saputo prevalere sulle tragedie del passato.

L’appello dell’ICM ha trovato eco nell’arcidiocesi e in diverse istituzioni del territorio, con l’obiettivo di creare una sinergia tra pubblico e privato per dare concretezza a questa visione. Di fronte all’impotenza del dibattito sul “riarmo o dialogo” per fermare i conflitti, Gorizia si offre come laboratorio di pacificazione, un luogo dove, come auspicato dal sindaco Rodolfo Ziberna e dal consigliere regionale Diego Bernardis, si possano tenere vertici internazionali dedicati alla convivenza. La disponibilità di spazi significativi, dalle ville storiche alle caserme dismesse, rappresenta un’opportunità unica per realizzare questo progetto.

Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha più volte indicato Gorizia come esempio di superamento delle divisioni e di accoglienza, valori fondamentali per costruire un futuro di pace. La rievocazione teatrale dell’incontro tra i due sindaci di sessant’anni fa è un ulteriore tassello di questo percorso.

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Last modified: Aprile 28, 2025
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