MONFALCONE (15 febbraio 2025) – Il tema dell’uso del niqab nelle aule scolastiche torna al centro del dibattito dopo che alcune studentesse dell’istituto professionale “Sandro Pertini” di Monfalcone sono state identificate all’ingresso da un insegnante a causa del velo integrale che indossano. La decisione ha sollevato un acceso dibattito, non solo in città, ma a livello nazionale, sul diritto di espressione delle ragazze e su come le scuole possano gestire situazioni simili.
di Marco Chirico
La scelta di identificare le studentesse con il niqab ha generato preoccupazioni tra le autorità. Marina Terragni, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, ha sottolineato che il fenomeno non è isolato e che casi simili si registrano anche nelle scuole medie inferiori, con bambine e ragazze che si presentano completamente velate. Tale situazione non solo limita la loro esperienza scolastica, ma potrebbe anche causare un isolamento sociale significativo.
La preside dell’istituto ha tentato di trovare una mediazione, consentendo l’identificazione delle ragazze all’ingresso per evitare di escluderle dalla scuola. Tuttavia, secondo Terragni, questa misura non può essere una soluzione definitiva. L’assenza di interazione visiva con i compagni di classe ha conseguenze dirette sulla partecipazione alle lezioni, alle attività di educazione fisica e ai percorsi di alternanza scuola-lavoro, limitando l’esperienza formativa delle studentesse.
Nel contesto di questa discussione, il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha proposto la necessità di una nuova legge, o un aggiornamento delle normative esistenti, che già vietano il travisamento del volto. Secondo il ministro, una regolamentazione specifica per l’ambiente scolastico potrebbe aiutare a prevenire situazioni critiche come quella di Monfalcone, evitando che diventino sempre più frequenti.
L’importanza del dialogo tra scuole, famiglie e istituzioni appare fondamentale in un periodo storico in cui i simboli religiosi nelle istituzioni pubbliche sono sempre più al centro del dibattito. Promuovere un’educazione inclusiva e il rispetto delle diversità senza sacrificare la socializzazione e l’integrazione è una sfida complessa. Il caso di Monfalcone rappresenta un segnale di allarme su questioni più ampie legate all’identità culturale e all’inclusione scolastica, evidenziando la necessità di un approccio collaborativo per garantire un ambiente sicuro e formativo per tutti gli studenti.
Last modified: Febbraio 15, 2025